Oggi ancor di più a causa del Covid, la condizione degli anziani è tra i temi più dibattuti nei Paesi ad economia avanzata.
Tra i 37 Paesi membri dell’Organizzazione per la cooperazione economica e lo sviluppo (Ocse) spicca il caso sudcoreano.
Nel “Paese del calmo mattino” la situazione degli anziani è molto difficile.
In questi mesi sono stati la maggioranza delle vittime del Covid-19 sia fuori che dentro gli ospedali a causa delle loro precarietà. Tanto che hanno avuto ridotte possibilità di accesso agli strumenti di tracciamento e di allerta che sono serviti al Paese per contrastare la diffusione epidemica.
Infatti nelle zone urbane circa il 60% degli over 65 deve provvedere al proprio sostentamento e almeno il 30% deve continuare a lavorare per non cadere in miseria.
Lee Ho-sun, studiosa delle problematiche sociali connesse all’età avanzata, li indica come «generazione perduta» perché anche se ha aiutato il progresso del paese oggi è costretta a lavorare o alla povertà. Infatti risulta da una ricerca ufficiale che nel 2018 il 40% dei 684mila coreani colpiti da depressione acuta avesse più di 60 anni, e ora nel tempo di pandemia la situazione è peggiorata. Le pensioni sono molto basse, e il loro mantenimento ricade sui figli o sulle associazioni filantropiche.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)