Questo testo, affrontando i temi della morte e del morire, offre saperi maturati attraverso l'esperienza diretta, la cura e la relazione con le persone nel loro ultimo tempo di vita, ma anche attraverso la formazione di operatori: saperi nati dall'intreccio della ricerca teorica e culturale con quella esperienziale, esistenziale.
Una ricerca che ha coinvolto più operatori, presenti nel testo con le esperienze narrate o con i loro scritti, che hanno tracciato le linee di una pratica operativa di accompagnamento con le storie di vita.
La storia di vita, in educazione e nella cura, è un tempo e un luogo dedicato al racconto, alla narrazione, dove raccogliere sé stessi; è soprattutto uno spazio di relazione che restituisce al narratore e all'ascoltatore il senso della presenza reciproca nel tempo presente, il senso del passato e la prospettiva del futuro.
Il lavoro con le storie di vita rappresenta una pratica operativa di cura trasformativa la persona stessa, la relazione e le istituzioni dove è stata applicata. Ed è per questo che il testo si rivolge non solo agli operatori ed educatori, ma a quanti, dirigenti, volontari, familiari, pazienti, sono coinvolti a vario titolo in quel tempo di vita che precede la morte. (Fonte: www.francoangeli.it)