A Trieste la polizia si è recata a casa di Gian Andrea Franchi e Lorena Fornasir, per acquisire documenti, telefoni e computer. L'accusa è di «favoreggiamento dell’immigrazione clandestina», dovuta all'attività della loro associazione di volontariato Linea d’Ombra. Dei due anziani coniugi è indagato solo l’84enne Andrea Franchi, per tutti «il nonno dei profughi».
Sono infatti conosciuti anche all'estero per l'aiuto che portano ogni sera alle persone che trovano rifugio nel piazzale della stazione triestina. Arrivano con farmaci, disinfettanti, fasce e cerotti per prendersi cura di chi è riuscito la traversata a ostacoli dai Balcani all’Italia. L’indagine infatti riguarda l’arrivo in Italia di alcuni profughi curdi e può essere che qualcuno abbia approfittato della buona fede dei volontari.
Sono giunte però numerose attestazioni di solidarietà, soprattutto da “Rete Accoglienza”, che in Friuli raduna numerose organizzazioni, che sottolinea come, al netto del fatto che tutti debbono sottostare alle leggi, se sia giusto arrivare ad accusare una persona incensurata di 84 anni che da tempo si dedica al volontariato con una "incredibile dedizione nell’assistenza umanitaria".
Gian Andrea Franchi e Lorena Fornasir, si sono spesso recati in Bosnia per consegnare aiuti e denunciare i disagi a cui sono spesso sottoposti i migranti e le loro operazioni sono state seguite dalle agenzie Onu e da quelle umanitarie. Secondo l’associazione “Linea d’ombra”, l’indagine intende colpire la solidarietà.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)