Ha fatto della azienda fondata nel 1860 dal bisnonno, uno dei marchi più importanti dell’industria dolciaria e del cioccolato italiano, Stefano Pernigotti, 98 anni, è morto ieri a Milano, città in cui risiedeva da tempo, pur mantenendo forte il legame con Novi Ligure, sua città natale. La storia dell’azienda di famiglia (che fu autorizzata da casa Savoia a fregiarsi del blasone di fornitore della Casa Reale) inizia dunque, ben prima dell’unità d’Italia, ma il gene dell’innovazione e della creatività era già ben radicato in famiglia: durante la prima guerra mondiale quando le importazioni di zucchero vennero bloccate, il nonno di Stefano, Francesco, ebbe l’intuizione di iniziare a utilizzare il miele per la produzione di massa. Un’idea vincente che venne mantenuta anche nella produzione del dopoguerra.
Stefano Pernigotti era un imprenditore attento e illuminato, tanto che a più di qualcuno la sua figura rammentava quella di Adriano Olivetti, almeno nelle attenzioni rivolte ai dipendenti dell’azienda. Tanto che a Novi Ligure i lavoratori consideravano l’azienda una seconda famiglia e un baluardo di sicurezza economica sul territorio novese.
(Sintesi redatta da: Linda Russo)