A partire dalla legge regionale emanata in materia, su sollecitazione degli stessi caregiver, l’Azienda USL di Bologna, negli ultimi cinque anni (2014-2018), ha lavorato sul tema della promozione del benessere psicofisico degli assistenti famigliari e badanti, in particolare di coloro che assistono persone anziane. In questo articolo, a partire dai bisogni emersi, sono descritte le azioni messe in campo dall’Azienda USL e quelle in corso di progettazione rivolte a tutti coloro che svolgono tale attività di supporto: familiari e badanti di anziani, disabili e malati psichiatrici. La sensibilità al sostegno della fragilità, nell’Azienda USL di Bologna, è maturata nell’ambito dell’esperienza condotta negli ultimi dieci anni grazie ad un intervento di prevenzione della non autosufficienza delle persone anziane sviluppato attraverso il progetto e-Care.
E-Care si compone di diversi servizi di contatto con le persone anziane che vivono sole a domicilio, ancora in grado di gestire la loro autonomia di vita, ma fragili dal punto di vista clinico (ad esempio a causa di patologie croniche), psicologico e sociale (lutti, problemi economici, difficoltà familiari) e funzionale (difficoltà nell’alimentazione, nel movimento, deficit sensoriali). Nei prossimi anni la vera e propria sfida sarà intercettare i caregiver adulti (famigliari e badanti straniere) mettendo loro a disposizione una pluralità di proposte per gestire i problemi evidenziati.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)