L’impatto che può comportare l’accudimento di una persona affetta da demenza, viene definito Burden, cioè il "carico" derivante da questa specifica relazione. La letteratura evidenzia come quest’ultimo possa determinare un aumento significativo dello stress psico-fisico nel caregiver. Per queste ragioni, il presente lavoro si propone di valutare l’esito di interventi psicologici di gruppo per caregiver promossi, nel 2011-2012, dai Centri per i Disturbi Cognitivi dei Distretti di Pavullo n/F e Vignola (MO). Per
la valutazione sono stati somministrati: il MMSE al paziente, il colloquio clinico e la scala ZARIT al familiare.
Il campione, composto da 27 soggetti, è stato suddiviso in: Gruppo Sperimentale (12), G. Controllo – lista attesa (8), G. Neutro – senza invio (7). Dall’analisi statistica è emerso un peggioramento ai limiti della significatività nel punteggio globale della Zarit per il GC ed il GN. Ciò significa che il GS complessivamente “tiene”. Ancora più interessante è l’analisi, al post-test, delle due sottoscale della Zarit dove la Zarit Personal risulta significativamente migliore nel GS e la Zarit-Role significativamente
peggiore della media sia nel GN sia nel GC. Dunque, si può sottolineare come il vissuto soggettivo sia significativamente migliorato anche a fronte di un carico oggettivo maggiore (GS). Il presente studio, anche se con un campione numericamente contenuto, offre la possibilità di evidenziare i benefici di un intervento psicologico gruppale. In linea con la letteratura si potrebbe ipotizzare come un intervento di questo tipo possa limitare il peggioramento del burden altrimenti preventivato. (Fonte: tratto dall'articolo)