La prima ondata di lavoratori cinesi che ha beneficiato delle riforme e dell’apertura nel 1978, ha raggiunto l’età pensionabile, e molti di loro sono più interessati a spendere il proprio denaro, piuttosto che a metterlo da parte per il futuro. Alla fine del 2018 in Cina risultavano più di 249 milioni di persone sopra i 60 anni: una fetta di mercato potenziale ma enorme.
Grazie ai progressivi miglioramenti nello standard di vita, sempre più cittadini cinesi anziani detengono un elevato potere di acquisto che usano per seguire i propri interessi. In effetti, piuttosto che prendersi cura dei nipoti o fare la spesa, molti di loro preferiscono frequentare locali da canto e da ballo, viaggiare, iscriversi all’Università della terza età, senza disdegnare la chirurgia estetica, arrivando a spendere centinaia di dollari per cancellare le rughe. Wang Qiao, professoressa presso l’Accademia delle Scienze Sociali di Pechino, afferma che la nuova generazione di pensionati, specialmente quelli con un alto livello di istruzione, ha una forte propensione alla spesa, con un occhio particolare rivolto agli strumenti di tecnologia più avanzati, come smartphone e computer. Ma molto gettonati risultano essere anche i viaggi: i turisti anziani in Cina ammontano a più del 20% del numero annuale dei turisti nel Paese, si avvalgono di agenzie on line e negli spostamenti scelgono hotel di lusso, viaggi comodi e la possibilità di essere sempre connessi ad internet. In effetti la popolazione anziana in Cina abbraccia fortemente l’era digitale: Internet non è solo una fonte di informazione, ma anche uno strumento fondamentale per comunicare, divertirsi e fare acquisti.
Wang sostiene che, se è sicuramente vero che il mercato della terza età è prospero e in ascesa, è peraltro fondamentale investire nel miglioramento dei servizi destinati agli anziani. Chiede che, sul modello del Giappone, l’invecchiamento venga considerato una risorsa per la società e che si investa in servizi di qualità, case di cura e assistenza per le persone disabili.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)