Circa 1 anziano su 3 lamenta sintomi riconducibili alla sindrome dell’occhio secco, ormai riconosciuta come vera e propria patologia. Un intenso fastidio indotto dalla luce, la sensazione di avere un corpo estraneo nell’ occhio e di vedere attraverso un parabrezza appannato sono i principali campanelli d’allarme di questa condizione, caratterizzata dal deteriorarsi del film lacrimale che ricopre la superficie oculare. A determinare il fenomeno è anche la qualità dell’ambiente in cui viviamo, i livelli di inquinamento da polveri sottili che agiscono sull’occhio come talco, seccandolo. Quello dell’occhio secco è anche un fenomeno ‘age-related’, perché dopo i 50 anni è fisiologico un ricambio meno frequente del film lacrimale e una minore idratazione oculare. Con il progressivo invecchiamento della popolazione, il problema è quindi più ricorrente. Anche l’impiego massiccio dei device, che ci impongono una visione ravvicinata e un maggior consumo di lacrime, ha un ruolo nella diffusione della sindrome dell’occhio secco. In merito alle terapie, occorre ricordare ai pazienti di non affidarsi al fai da te, ma di rivolgersi sempre a un oculista, il quale sarà in grado di individuare il farmaco più adatto a ricostruire il proprio specifico film lacrimale.
(Sintesi redatta da: Macheda Maria Gabriella)