(function() { var ga = document.createElement('script'); ga.type = 'text/javascript'; ga.async = true; ga.src = ('https:' == document.location.protocol ? 'https://' : 'http://') + 'stats.g.doubleclick.net/dc.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0]; s.parentNode.insertBefore(ga, s); })();
Iscrizione newsletter Chiudi

Registrati alla Newsletter, per essere sempre aggiornato.

* Campo obbligatorio

Indirizzo Email

*

Nome

Cognome

Tipologia Utente:

*
*
Carta d'Identità Centro Studi 50&Più Chiudi

Sindrome dell’occhio secco e cataratta, il ruolo protettivo della vitamina D

www.cronachediscienza.it, 02-03-2021

Sindrome dell’occhio secco e cataratta, il ruolo protettivo della vitamina D

E’ uno degli interventi chirurgici più praticati al mondo con una percentuale di rischio intraoperatorio e postoperatorio tra le più basse in assoluto. La cataratta interessa il 90% della popolazione oltre i 75 anni e la sua rimozione è l’operazione chirurgica più eseguita sia in Italia (con circa 600mila interventi l’anno) che nel mondo (con 5 milioni).

Eppure, l’intervento di cataratta, anche quando perfettamente eseguito e riuscito, comporta in circa il 30% dei pazienti l’insorgenza della sindrome dell’occhio secco che spesso genera insoddisfazione nel paziente desideroso di vedere bene dopo aver eliminato la cataratta.

Uno studio italiano, recentemente pubblicato sulla rivista scientifica ‘Advances in therapy, ha dimostrato che pre-trattare i pazienti prima dell’intervento di cataratta con un mix di principi attivi come vitamina D, A, omega 3 e liposomi riesce a diminuire il discomfort post-operatorio.

“Talvolta – aggiunge la dottoressa Mencucci – utilizzare lacrime artificiali dopo l’intervento di cataratta può non essere sufficiente ed il nostro studio mostra come un’azione preventiva con una lacrima artificiale a base di vitamina D, A ed acidi grassi omega 3 somministrata 1 goccia 3 volte al giorno nelle due settimane prima dell’intervento e poi nel mese successivo consente di arrivare al tavolo operatorio in condizioni migliori e sia in grado di ridurre il rischio di occhio secco post-chirurgico”. A peggiorare la sintomatologia dell’occhio secco nei pazienti che si sottopongono all’intervento di cataratta è anche il fatto che alcuni giorni prima devono seguire una terapia di profilassi (in genere con antibiotici) che può determinare una certa tossicità e secchezza oculare. “Anche in questo caso – prosegue Fogagnolo – abbiamo constatato che i pazienti che sono stati pre-trattati con il nuovo collirio sono arrivati all’intervento di cataratta senza i tipici effetti di tossicità dei farmaci di profilassi e quindi con caratteristiche migliori della superficie oculare rispetto a chi, invece, non aveva ricevuto lo stesso collirio”.

(Sintesi redatta da: Righi Enos)

Approfondimenti on line
TORNA ALLA PAGINA PRECEDENTE     AGGIUNGI AI PREFERITI     I MIEI PREFERITI
Autore (Cognome Nome)
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione
Pagine
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2021-03-02
Numero
Fontewww.cronachediscienza.it
Approfondimenti Onlinewww.cronachediscienza.it/2021/03/02/sindrome-dellocchio-secco-e-cataratta-il-ruolo-protettivo-della-vitamina-d/
Subtitolo in stampawww.cronachediscienza.it, 02-03-2021
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Righi Enos)
Volume
Approfondimenti
Approfondimenti on line
Attori
Parole chiave: Disturbi e malattie legati all'invecchiamento Ricerca