Da una indagine pubblicata nel 2013 da Fipac Confesercenti, in Italia il 23,7% delle persone tra i 65 e 75 anni ha un problema di gioco problematico o patologico. Vogliamo sottolineare come la presenza di cittadini con un'età media avanzata costituisca un rischio maggiore per la nostra comunità, come affermato da recenti studi. Nella terza età il gioco d’azzardo comincia a essere praticato per creare socialità, per alleviare il proprio vissuto oppure un’occasione per provare emozioni e divertimento. Peculiarità del gioco d’azzardo tra gli anziani sono la disponibilità di denaro certo (derivante da pensione, rendite, risparmi derivanti dalla vita lavorativa); la maggior disponibilità di tempo libero in una età in cui si gode ancora di buona salute; minori responsabilità familiari in quanto i figli sono ormai indipendenti; necessità di uscire di casa e socializzare. Per quanto riguarda Andria risulta che a fronte di una popolazione di 100.331 abitanti con un reddito pro-capite pari a 12.577€€, l'importo speso per le slot machine è di 670 euro pro capite, il che significa che solo nel 2016 gli andriesi hanno sperperato nel gioco oltre 67 milioni di euro.
(Fonte: tratto dall'articolo)