L’Alzheimer non si cura ma si previene e la alimentazione è un grande fattore di prevenzione: per questo l’Irccs Fatebenefratelli, in collaborazione con l’Icans e l’Istituto Besta, ha lanciato un progetto dedicato agli ultra 65enni per contrastare l’insorgenza delle malattie neurodegenerative. Il progetto si chiama Smartfood, perché è strettamente legato all’alimentazione e in particolare alla Dieta Mediterranea. Per accedere al programma di ricerca occorre avere un’età compresa tra 65 e 80 anni e essere in normali condizioni di salute. “Molto si gioca sul cibo, del resto le tematiche nutrizionali sono diventate di estremo interesse nella fisiopatologia neurologica”, dichiara Giuliano Binetti, responsabile della MAC dell’Irccs Fatebenefratelli di Brescia. “È assodato che la dieta può influenzare la funzionalità e l’integrità del Sistema Nervoso in vari modi e diversi studi hanno dimostrato come lo stato dismetabolico associato alla dieta occidentale favorisca lo sviluppo della malattia di Alzheimer.”
(Fonte: tratto dall'articolo)