Circa 19mila pazienti in Italia, soffrono di fibrosi polmonare idiopatica è la malattia respiratoria rara più frequente nel nostro Paese. Colpisce prevalentemente uomini, over 60, fumatori o ex fumatori, lo rivela un’indagine pubblicata sull’European Respiratory Journal. Secondo l'indagine condotta da ricercatori del Centro Studi Sanità Pubblica dell’Università di Milano-Bicocca e dell’Unità Operativa di Pneumologia dell’Ospedale San Giuseppe di Milano, Gruppo MultiMedica, in collaborazione con l’Università di Harvard, l’esposizione cronica a particolato atmosferico PM10, biossido di azoto e ozono: l’aumento nell’aria del biossido di azoto, il gas prodotto dagli scarichi dei motori, può essere associata allo sviluppo della patologia. “Il nostro studio, per la prima volta, mostra che lo smog è associato all’insorgenza di fibrosi polmonare idiopatica”, affermano Sergio Harari, direttore dell’Unità Operativa di Pneumologia dell’Ospedale San Giuseppe di Milano e Giancarlo Cesana, direttore del Centro Studi Sanità Pubblica dell’Università di Milano-Bicocca. “Abbiamo osservato – prosegue Harari – come i soggetti esposti a una concentrazione più alta di biossido di azoto abbiano un rischio maggiore di sviluppare IPF".
(Fonte: tratto dall'articolo)