I dati presentati dal presidente Inps Tito Boeri, in audizione alla commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati, sono disarmanti. Aumentano i poveri under 35, ma i trasferimenti vanno tutti agli over 65, sussidi di disoccupazione compresi. In pochi grafici Boeri ha disegnato un sistema di welfare totalmente sbilanciato a favore degli anziani, in nome di un malcelato senso di solidarietà intergenerazionale famigliare . Nel 2005, i più poveri di tutti erano gli over 65, circa il 4% sul totale. Dieci anni dopo,gli anziani sono quelli che se la passano meglio di tutti. Così non va per gli under 17, in cui la percentuale di poveri triplica, passando dal 4% al 12%. Così come del resto accade per la classe di età tra i 18 e i 34 anni, in cui i poveri passano dal 3 al 10%. In sintesi: le uniche due classi di età in cui la popolazione in povertà assoluta supera la soglia di “uno su dieci” sono quelle che stanno sotto i 34 anni.Tuttavia, solo il 26% della spesa complessiva per le prestazioni erogate dall’ Inps - al netto delle pensioni previdenziali -è destinato agli under 39. Mentre il 40% , quasi il doppio, è tutto per gli over 60.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)