Il sonno è un'attività fisiologica essenziale per mantenersi in salute e invecchiare bene. Non rispettare i tempi e i ritmi del sonno può comportare gravi conseguenze per la salute e il buon funzionamento dell'intero organismo infatti può causare: aumento del peso corporeo, diabete, ipertensione arteriosa, accentuazione dei dolori cronici, depressione e ansietà, sonnolenza al volante (prima causa di incidenti in autostrada) o al lavoro, difficoltà di concentrazione e memorizzazione, irritabilità. Dunque è importante dormire bene e in maniera sufficiente anche per invecchiare bene. La fisiologia del sonno dipende in larga misura dall'età, anche se il tempo di sonno totale diminuisce solo leggermente (circa 6,5 ore e mezza nella persona anziana contro 7 ore e mezza dell'adulto attivo).Il sonno gradualmente si parcellizza e si distribuisce sotto forma di piccoli sonnellini durante le 24 ore. Un terzo delle persone anziane si sveglia più di tre volte a notte. Aumenta così l'impressione di aver dormito male e riprendere sonno diventa più lungo. Questa perdita di sonno ristoratore profondo e l'aumento del numero di fasi del risveglio favoriscono la sonnolenza durante il giorno; con l'età il sonno è più leggero, più sensibile ai rumori. Si instaura poi la tendenza ad addormentarsi prima e a svegliarsi prima: le fasi del sonno si spostano man mano che si invecchia.La perdita dei principali parametri di riferimento del sonno: l'assenza di orari imposti dal lavoro, la diminuzione dell'attività fisica e intellettuale può causare una "desincronizzazione" del soggetto. Il 40% dell'uso dei sonniferi è dovuto agli anziani.
(Sintesi redatta da: Rondini Laura)