Secondo i dati diffusi dall’associazione Luca Coscioni, negli ultimi 12 mesi sono aumentate del 111% le persone alle quali la stessa, attraverso i suoi canali, ha fornito prima le informazioni e poi, in alcuni casi, un aiuto pratico sul tema, a partire dal modulo per la richiesta di verifica delle condizioni per accedere al cosiddetto “suicidio assistito” in Italia. Nello specifico, in totale, nell’ultimo anno, sono state 351 le persone che hanno richiesto informazioni di questo tipo (contro le 166 dei 12 mesi precedenti), ovvero quasi 30 al mese. Sono state 62 le richieste da gennaio 2023 (+313% rispetto alle 15 dello stesso periodo dell’anno precedente).
Mentre 1.246 è il numero di persone che più in generale hanno chiesto informazioni sul fine vita (Testamento Biologico, cure palliative, interruzione terapie). Sono aumentati anche i pazienti che hanno chiesto aiuto a Marco Cappato per raggiungere la Svizzera attraverso Soccorso Civile, l’associazione da lui fondata nel 2015 insieme a Mina Welby e Gustavo Fraticelli e di cui è responsabile legale, per affermare i diritti fondamentali delle persone attraverso azioni di disobbedienza civile. Le prossime persone malate che verranno accompagnate in Svizzera, non possono accedere alla tecnica in Italia in quanto non sono in possesso di uno dei requisiti previsti dalla sentenza della Consulta 242/2019 Cappato-Antoniani, ovvero non sono “tenuti in vita da trattamenti di sostegno vitale”.
Nel nostro Paese, in seguito alla sentenza 242 della Corte Costituzionale l’“aiuto al suicidio” è possibile legalmente quando la persona malata che ne fa richiesta, è affetta da una patologia irreversibile, fonte di intollerabili sofferenze fisiche o psicologiche, pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli e – appunto – è tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale. Tali condizioni devono essere state verificate dal Servizio Sanitario Nazionale, come accaduto nel caso di Federico Carboni, il quale a giugno 2022 ha potuto accedere al “suicidio assistito” senza che l’aiuto fornito configurasse reato.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)