Da una ricerca canadese condotta su più di duecento over 60 risulta che la rabbia negli anziani può «innescare» malattie croniche come artrite, problemi cardiovascolari, perfino tumori.
Oltre ad un questionario da compilare, ai volontari sono stati richiesti dei campioni di sangue per misurarne il grado di infiammazione e informazioni sulla presenza di eventuali malattie croniche. Dai dati emerge che gli effetti delle emozioni negative si avvertono in special modo dopo gli 80 anni e sono più evidenti con la rabbia che per la tristezza.
Spiega l’autrice, Meghan Barlow: «Chi prova rabbia tutti i giorni come reazione alle proprie difficoltà, per esempio perché ha limitazioni fisiche che non consentono di vivere come si vorrebbe o perché ha perso alcuni affetti, ha uno stato di infiammazione mediamente più alto e anche un maggior rischio di malattie croniche. In chi è più giovane la rabbia può essere un “motore” positivo per trovare la motivazione a raggiungere gli scopi, quando si è molto anziani e questi diventano fuori portata se ne traggono solo svantaggi. La tristezza sembra invece meno critica, probabilmente perché porta a rinunciare a obiettivi non più raggiungibili “salvando” dalla frustrazione e dalla rabbia che ne deriverebbe».
La rabbia porta anche effetti immediati a tutte le età. Ad esempio aumenta la pressione arteriosa che può portare a infarto o ictus. La tristezza invece può diventare depressione. Tutte le emozioni negative quindi, vanno monitorate negli anziani, a causa degli effetti biologici sullo stato infiammatorio e a cascata sulla salute di tutto l’organismo. Le emozioni sono strettamente correlate a cognitività e comportamenti, proprio dove il rischio di cedimento è maggiore nella terza e quarta età. Quindi si riduce l'efficienza mentale e quella fisica, ed anche il controllo emotivo è minore, infatti gli anziani piangono più facilmente. Gli antidoti alle emozioni negative però esistono e sono la resilienza, ovvero la capacità di resistere alle avversità della vita adattandosi e restando positivi. Inoltre una buona vita sociale aiuta a coltivare le emozioni positive, come può aiutare anche una ricca vita spirituale, perché meditazione e preghiera facilitano l’autocontrollo, aiutano ad affrontare le difficoltà e aumentano le emozioni positive».
Infine, da non dimenticare che anche il movimento è un toccasana per l’umore a ogni età.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)