Il Vecchio Continente sta per essere investito da un ciclone sui piano demografico che renderà insostenibili e iniqui (per quanto riguarda i rapporti tra le generazioni) anche i modelli pensionistici più rigorosi. Paradossalmente, l'Italia si presenterà al redde rationem, alla metà del secolo, in situazioni migliori di quelle degli altri Paesi: tra il 2010 e il 2060, nell'Area Euro il rapporto tra spesa pensionistica e Pil peggiorerà di 2 punti percentuali (di 15 per la UE27), mentre per l'Italia migliorerà, come già ricordato da Vittorio Conti, di 0,9. Ma questa è una consolazione da poco perché, partendo dal livello più elevato, per quanto riguarda la media sia della UE27 sia dell'Eurozona, nel 2060 l'incidenza della spesa pensionistica italiana sarà superiore di un punto di Pil rispetto al primo dato medio e, sostanzialmente, allineata con il secondo. (Fonte: tratto dall'articolo)