I pensionati di Padova e provincia sono 240mila e la spesa media per pagare le badanti è la più alta tra quelle detraibili. La nuova legge di bilancio prevede molte zone d’ombra tra le spese che hanno diritto alla deduzione del 19% e così gli anziani rischiano di non averne diritto se non inizieranno ad utilizzare in maniera più spedita bancomat e carte di credito. Proprio le badanti non potranno più essere pagate in contanti, a meno che non si rinunci ai circa 350 euro l’anno che possono essere restituite. Sono circa 15mila gli over 70 tra Padova e provincia che sono seguiti da assistenti 24 ore su 24. Le spese, sostenute a partire dall’1 gennaio 2020, saranno detraibili al 19% solo se pagate con un sistema tracciabile, quindi carte di credito, bancomat, carte prepagate, bonifici (bancari o postali) o attraverso assegno bancario o circolare. "Abbiamo già spedito migliaia di sms per spiegare la nuova legge di bilancio e i casi dubbi in cui non c’è espressione diretta", spiega l’amministratore delegato Caaf Cgil di Padova, e questo riguarda soprattutto gli anziani. Le spese maggiori dei padovani, tra le detraibili, sono per pagare badanti, funerali, sanità e istruzione universitaria. Tra i pagamenti che hanno l’obbligo della tracciabilità per fruire della detrazione Irpef, ci sono: l’istruzione scolastica e universitaria, i canoni di locazione, sport dei ragazzi, funerali, spese veterinarie, colf e badanti, assicurazione, addetti all’assistenza di non autosufficienti, abbonamento al trasporto pubblico locale, intermediazione di acquisto di prima casa, visite mediche presso strutture private o medici specialisti non accreditati con il sistema nazionale e le spese per ricoveri o interventi presso strutture private non accreditate.
(Fonte: tratto dall'articolo)