Il problema colpisce soprattutto gli anziani, che, per superare le difficoltà di deglutizione, finiscono col spezzare o addirittura triturare le pillole. A lanciare l’allarme sono gli esperti della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria(Sigg), riuniti a Napoli per il 62°Congresso Nazionale. Quattro anziani su dieci alterano in tal modo la struttura dei farmaci: infatti la quantità di farmaco assunta si discosta di almeno il 15% da quella prescritta, con un rischio di sotto o sovradosaggio che riduce l’efficacia della terapia. Non solo: il medicinale può rivelarsi tossico a dosaggi che si allontanano anche in modo minimo da quelli necessari. Il consiglio è quello di richiedere al proprio medico formulazioni diverse o ricorrere al trucco di mettere la pastiglia intera assieme a yogurt, budini o altri cibi di consistenza morbida.
(Sintesi redatta da: Mamini Marcello)