L’incontinenza urinaria colpisce 4,5 milioni di italiani, ma i casi tutelati dal Ssn con la fornitura gratuita di pannoloni arrivano a poco più di un milione, con tetti di spesa indistinti rispetto al livello di gravità del problema e diversi non solo fra Regioni, ma persino da Asl ad Asl. Non solo. Anche i pazienti assistiti dalla sanità pubblica ricevono solo due terzi degli ausili di cui avrebbero bisogno, in media 2,4 pezzi al giorno. Così le famiglie sborsano di tasca propria oltre 280 milioni l’anno per integrare forniture insufficienti o percepite di scarsa qualità, cui si aggiungono oltre 355 milioni spesi dal Ssn per fornire prodotti per lo più inadeguati ai bisogni dei pazienti. Ottimizzare questa spesa, e soprattutto rispondere efficacemente alle esigenze dei pazienti, si può. Il Cergas Sda dell’Università Bocconi di Milano ha elaborato e proposto un nuovo modello assistenziale, prevede l’erogazione omogenea in tutte le Regioni, a spesa pubblica complessiva invariata, di un bonus pannolone da 9 a 56 euro in media a paziente, secondo la gravità della patologia, da utilizzare mensilmente tramite tessera sanitaria.
(Fonte: tratto dall'articolo)