Da un crescente numero di ricerche emerge il ruolo fondamentale che svolge il microbiota intestinale nel concederci una vita lunga e sana. I microrganismi che compongono il microbiota - circa 10 volte più numerosi delle cellule del corpo – hanno infatti un'importante influenza sul cosiddetto «inflammaging», il processo di infiammazione di basso grado che è correlato all'età. Processo che coinvolge tutti gli organi, non solo con risvolti negativi. Col passare del tempo infatti il sistema immunitario si trasforma e va incontro a un rimodellamento, con una maggiore produzione di citochine infiammatorie, che aiutano a rispondere meglio ad alcuni fenomeni dell'età avanzata, come l'accumulo di sostanze di scarto.
Di conseguenza l'ago della bilancia è affidato proprio al microbiota intestinale. Gli studi sugli ultracentenari hanno evidenziato l'abbondanza, nel loro microbiota, di batteri del genere Akkermansia, Bifidobacterium e Christensenellancee di cui ora dovrà essere studiato il ruolo. In laboratorio ora si sperimenta una prima gamma di famiglie di probiotici, che potrebbero avere un'influenza importante nel riequilibrare i processi infiammatori legati all'invecchiamento, come il Lactobacillus plantarum, che si è dimostrato efficace nel modulare l'«inflammaging».
Bisogna però ancora capire quale sia la giusta formulazione e la frequenza di utilizzo con cui utilizzare questi prodotti, che comunque andranno prescritti da un nutrizionista clinico o un gastroenterologo. Quello che è certo intanto, e che uno stile di stile di vita corretto e una sana alimentazione hanno un impatto positivo sulla flora intestinale.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)