Nuove prospettive per "riparare" il cervello che invecchia o si ammala. Un gruppo di ricerca del Nico, Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi dell'Università di Torino, ha mostrato per la prima volta sia l'esistenza e la precisa localizzazione nel tessuto delle cellule bipotenti, sia come si moltiplicano fino al loro esaurimento. Il gruppo è guidato da Annalisa Buffo e composto da Elena Parmigiani, Ketty Leto e Chiara Rolando.
I risultati dello studio, che sono stati pubblicati sul Journal of Neuroscience, confermano la presenza nel cervelletto di progenitori di cellule molto simili alle staminali neurali, ma che a differenza di queste non si auto-mantengono, esaurendosi dopo un paio di settimane dalla nascita. Secondo gli studiosi, è probabile tuttavia che alcuni di questi progenitori rimangano come elementi silenti anche nell'adulto ed è possibile ipotizzare di "riattivarli" in seguito a un danno, generando nuovi neuroni nel cervelletto che invecchia o si ammala.
(Fonte: tratto dall'articolo)