La Microarea del quartiere Ponziana (TS) comprende 1.600 abitanti, la maggior parte in alloggi di edilizia residenziale pubblica risalente agli anni '30, dunque spesso senza ascensore. I residenti hanno redditi bassi: il 74% degli inquilini ATER è sotto i 14.000 euro annui. Spesso vivono soli (57%) e la maggior parte sono persone anziane che abitano in condomini dove sono presenti numerosi alloggi sfitti, e si ritrovano, quindi, in una situazione di isolamento e di insicurezza diffusa. Poche le famiglie con bambini e numerosi i malati cronici e con problemi di dipendenza. Il lavoro degli operatori si basa sulla conoscenza del quartiere: mappatura del territorio, porta a porta in tutti condomini, conoscenza dei casi di difficoltà già noti, conoscenza pro-attiva sulla base dei dati di salute a disposizione.
Frutto dell’esperienza è la creazione di una fortissima integrazione fra i servizi sanitari e sociali che, confrontandosi su un territorio circoscritto, hanno la possibilità di integrarsi nelle prassi di lavoro quotidiano. Per gli operatori essere a fianco della comunità dei residenti, con particolare riguardo agli anziani in difficoltà, significa non tener conto dei propri ruoli professionali, accogliere ogni tipo di problema, lavorare quotidianamente in contatto costante con i servizi del Distretto, con gli assistenti di zona, con i medici di medicina generale, con il CSM e l’ATER. Stare nel rione ogni giorno significa conoscere le persone e i loro vicini, garantendo una continuità di presenza forte: i servizi entrano nella vita delle persone in un periodo di bisogno particolare (ad esempio, per curare una lesione da decubito per poi uscirne una volta sistemata).
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)