Possono le nuove tecnologie dare risposte concrete ai bisogni degli anziani? Col digitale, sì. Ne è certo Roberto Pone, co-fondatore di Diwer-Digital Empowerment e Blogger di Nòva-Sole24 ore cui, in occasione del GoldAge, è toccato il compito di traghettare la platea verso i confini della rivoluzione in atto: quella digitale. «Si tratta di un fenomeno gigantesco - ha detto-; cresce a ritmi impressionanti, ibridandosi di continuo». E le ragioni sono tra le più disparate, la prima delle quali è che il digitale si esprime in un’infinità di tecnologie: «Perché non è solo telefono e internet, ma anche intelligenza artificiale, sensoristica,robotica, sistemi di riconoscimento vocale, droni». Strumenti in grado di rispondere anche ai bisognidei meno giovani. Tant’è che, tra le aziende, c’è chi ha deciso di indirizzare il proprio business versol a terza e quarta età, cogliendone le aspettative «al di là dello stereotipo che vuole l’anziano solo, bisognoso di cure e annoiato».
(Fonte: tratto dall'articolo)