Le soglie di rischio raccomandate dalle linee guida per l’inizio della terapia con statine in ambito di prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari potrebbero essere troppo basse e portare a un uso eccessivo di tali farmaci, secondo uno studio pubblicato su Annals of Internal Medicine. «Molte linee guida utilizzano come base per le raccomandazioni sull’uso di statine in prevenzione primaria il rischio atteso per le malattie cardiovascolari nei 10 anni successivi. Tuttavia, spesso resta poco chiaro come siano stati considerati e valutati i danni rispetto ai benefici nella stesura di questi documenti» afferma Henock Yebyo, dell’Università di Zurigo, in Svizzera, primo nome dello studio.
(Fonte: tratto dall'articolo)