Luce, colori, musica, profumi ed esperienze tattili. È questo il cuore della stanza "multisensoriale" attivata l'11 marzo 2016, in ospedale a Baggiovara (Modena) per le persone anziane affette da disabilità cognitive e demenza. Un ambiente protetto che contribuisce a mantenere attiva vista, udito, tatto e odorato crea benessere e rilassamento nell’anziano ricoverato, contribuendo al mantenimento delle sue capacità funzionali. L’approccio si chiama "snoezelen" – il termine è olandese – ed è un intervento terapeutico finalizzato alla stimolazione controllata dei sensi. Oggi l’approccio di stimolazione multisensoriale, un approccio “non farmacologico”, è esteso alla cura della persona anziana con demenza e ha l’obiettivo di migliorare i comportamenti ‘difficili’ associati alle fasi più avanzate di questo tipo di patologie.
Il Nuovo Ospedale S. Agostino-Estense di Modena è tra i primi in Regione a dotarsi di questa ‘stanza morbida’. All’interno di un ambiente protetto, e in presenza di un operatore sanitario, il paziente viene accompagnato in un percorso sensoriale che permette di migliorare la sua capacità di comunicazione favorendo una migliore interazione con l’ambiente circostante e, anche attraverso il coinvolgimento dei familiari nel progetto assistenziale, riduce i disagi legati al ricovero. “Un trattamento efficace – spiega Francesca Neviani, del Centro Disturbi Cognitivi Ausl Modena– soprattutto quando le funzioni che permettono una vita attiva e di relazione si riducono e quando i farmaci specifici non funzionano e diventano sempre più evidenti sintomi quali l'agitazione, l'insonnia, la depressione e l’apatia. Contrastando questi fenomeni, la ‘snoezelen room’ rappresenta un passo avanti verso la centralità della persona nel percorso di ricovero ed è un vero laboratorio di ricerca e formazione che può contribuire a sviluppare nuove strategie di assistenza realizzabili anche in altri nodi della rete dei servizi”.
(Fonte: tratto dall'articolo)