La stipsi è un disturbo funzionale dell'intestino e la sua prevalenza cresce con l'avanzare degli anni. Nella maggioranza dei casi si tratta di un problema dovuto ad un errato stile alimentare (scarso apporto di fibre e di liquidi) e comportamentale (in particolare sedentarietà).
La stipsi viene classificata, inoltre, come occasionale se riconducibile a particolari situazioni, acuta se di durata inferiore ai 3 mesi, cronica se di durata superiore ai 6 mesi. Il disturbo può interessare ogni età, ma è più presente nel genere femminile, e la sua prevalenza cresce con l'avanzare degli anni.
Nella terza età il rischio di stipsi è 5 volte maggiore rispetto all'età giovanile.
Agli anziani il farmacista, suggerisce, di non sospendere di colpo i trattamenti e i rimedi in uso (specie a chi ha cercato di gestire la stipsi in maniera inappropriata o in autonomia) ma di cercare di adeguare le posologie, integrando i regimi terapeutici in corso con prodotti di provata efficacia e modificando, per quanto possibile, le abitudini e l'alimentazione.
Indica, per di più, precauzioni circa l'assunzione di alimenti ed integratori ricchi di fibre; ad esempio, distanziarne l'assunzione rispetto agli eventuali farmaci in uso per non influenzarne l'assorbimento.
(Fonte: tratto dall'articolo)