La Cgil Funzione Pubblica segnala una circolare del ministero dell’Interno che invita le prefetture ad attingere agli elenchi dei pensionati in ausiliaria per sopperire alle carenze di organico.
Il Viminale ha assicurato che i militari non saranno utilizzati per servizi istituzionali.
Il timore del sindacato è che invece ci sia un progressivo utilizzo dei militari per sostituire i dipendenti stanno per lasciare il servizio, portando ad un rinvio dei concorsi. I militari in ausiliaria sono pensionati che rimangono a disposizione dello Stato per impieghi nelle pubbliche amministrazioni, per i cinque anni successivi alla conclusione del servizio.
Per questo percepiscono oltre alla pensione, un’indennità pari al 50% della differenza risultante dal raffronto fra alcune voci stipendiali che spettano al pari grado in servizio, di pari anzianità. Questa norma comporta uno spreco di denaro pubblico, denuncia Luca Marco Comellini, primo maresciallo dell’Aeronautica e segretario generale del Sindacato dei Militari, sottolineando come spesso una anziano militare non abbia la debita formazione per amministrare un Comune o una Provincia.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)