In "Basta assalire la nonna. Le “guerre generazionali” e perché incolpare i boomer non risolverà nulla" la sociologa spiega perchè questa lettura del mondo è lontana dalla realtà e fornisce la base sulla quale si costruiscono politiche che penalizzano tutte le generazioni. I giovani stanno scendendo in piazza per protestare contro i cambimenti climatici e una delle accuse è che gli adulti hanno portato a questa difficile situazione. A sostegno delle accuse alle generazioni precedenti è sostanzialmente l’idea che il domani sarà peggiore del passato e del presente a causa delle appropriazioni di risorse attuate senza limiti da parte di chi oggi è adulto. Jennie Bristow sostiene invece che la guerra generazionale non esiste e indica «6 miti pericolosi» alla base dell’idea di conflitto tra giovani e più vecchi. Il primo è la convinzione che gli interessi dei giovani siano in conflitto con gli interessi degli anziani, il secondo è che siano i baby boomer i quasi esclusivi responsabili dei mali del mondo, il terzo è l’idea che gli individui di una generazione siano sostanzialmente uguali, quarto, la convinzione che i giovani di oggi siano svantaggiati come nessun altro prima, il quinto sostiene che la voce dei giovani sia regolarmente soffocata da una maggioranza di anziani al potere, infine che si considerano i boomer come una generazione avida che ha creato i problemi odierni appropriandosi di una quota di risorse maggiore di quella che gli spettava.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)