La “Sindrome da deficit di natura”, patologia inserita dal 2009 nel Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali, si manifesta con sensazioni di sradicamento dal mondo, difficoltà di concentrazione, stress, ansia e depressione. La causa scatenante è la mancanza di vita all'aperto e la continua diminuzione degli spazi verdi. Per guarire basta curare il giardino, il terrazzo, un orto o, in mancanza, anche solo un balconcino. La “Garden therapy”, messa a punto dall’American Horticultural Therapy Association porta un aumento dell’autostima, cura della depressione, la riabilitazione al movimento, lo stimolo della capacità logica e dell’interazione sociale e aiuta anche chi soffre di Alzheimer. In Italia il primo “giardino della memoria” è quello di Roma, presso il centro diurno di via Casal Boccone a cui sono seguiti altri spazi in tutta la Penisola. Si chiama invece Shinrin-yoku, o "forest bathing" la pratica diffusa in Giappone e in estremo Oriente che teorizza che ogni albero influenza l'organismo umano. Quindi sostare vicino a un tiglio è rilassante per il sistema nervoso, mentre accostarsi a un melograno aiuta il sistema cardiocircolatorio. Con una camminata fra i boschi si potrebbe curare stress e depressione, pressione alta e rinforzare il sistema immunitario. Il forest bathing si può praticare anche in Italia, nel parco naturale dell’Oasi Zegna, Alta Valsessera (Biella), area incontaminata e Sito di Interesse Comunitario (Sic).
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)