Un recente studio della Federazione nazionale collegi infermieri (Ipasvi) sottolinea le carenze territoriali di assistenza infermieristica in un Paese dove i cittadini over 60 (ma la situazione è diversa tra le Regioni) sfiorano ormai il 30% delle popolazione e i pazienti non autosufficienti, cronici e comunque fragili, sono oltre 16 milioni. Per questi, calcola l’Ipasvi, servono almeno 30mila infermieri “dedicati” che non possono essere davvero né anziani né inesperti. Gli infermieri sono troppo pochi ma anche troppo vecchi; dalla stessa analisi emerge che gli infermieri over 50 sono circa il 70% del totale. Per di più, tagli alla spesa e blocchi del turn over hanno ridotto, tra il 2009 e il 2014, il numero degli infermieri di quasi 7.500 unità. L'emorragia più forte si è avuta nelle Regioni in piano di rientro: Campania, Lazio e Calabria che, da sole, hanno 'ridotto l'organico' del 72,5% (- 5.439 ) . Chi lavora lo fa con mille difficoltà. Difficoltà che rischiano di coinvolgere anche i cittadini. Studi internazionali indicano che, se i pazienti per infermiere scendono numericamente da 10 a 6, la mortalità si riduce del 20%. In Italia la proporzione media nazionale è di 12 pazienti per infermiere.
(Sintesi redatta da: Antonella Carrino)