Dal Rapporto Svimez 2018 sull’economia e la società del Mezzogiorno emerge che, in questa area del Paese, mentre la dinamica economica sembra in lenta e incerta ripresa, quella sociale tende ad escludere i cittadini dal mercato del lavoro, ampliando la povertà e il disagio sociale. Il numero di famiglie senza alcun occupato, anche nel 2016 e nel 2017, è cresciuto in media del 2% all’anno. Le aree di esclusione, al Sud, si concentrano prevalentemente nelle grandi periferie urbane. Quando cresce, l’occupazione è a bassa retribuzione, e per lavori dequalificati; esplode inoltre il part time involontario, situazione che, nel complesso ha aumentato l’area del disagio sociale. Il cittadino meridionale soffre la lesione di diritti fondamentali sia in termini di vivibilità ambientale che di sicurezza. Mancano, al Sud, adeguati standard di istruzione, di idoneità di servizi sanitari e di cura per la persona adulta e per l’infanzia. In particolare, nel comparto socio-assistenziale il ritardo delle regioni meridionali riguarda sia i servizi per l’infanzia che quelli per gli anziani e per i non autosufficienti.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)