Se un malato vuole attuare il suicidio assistito, deve andare in Svizzera, poiché in Italia è illegale. Ci si può rivolgere ad associazioni che aiutano a raccogliere tutta la documentazione medica, inviarla e attendere il responso. L’associazione più conosciuta è Exit Italia, che vanta 3.800 iscritti e che, da statuto, promuove e aiuta ogni iniziativa atta a garantire una morte dignitosa. In Italia è un reato anche fornire supporto, logistico o economico, a chi si vuole uccidere. Molto controversa è la questione della sospensione delle cure e del blocco dell’idratazione e nutrizione su di un malato, anche se la richiesta arriva da quest’ultimo. Alessandro Valle, esperto in cure palliative e responsabile sanitario della Fondazione Faro Torino suggerisce invece di aiutare questi malati ad uscire dal disagio di essere prigionieri del proprio corpo con un approccio multidimensionale, che risolva anche sofferenze psicologiche e sociali, non solo fisiche.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)