Si chiama "InVitroBone" (ossa coltivate in vitro), l'esperimento dell'Università di Genova che ha come obiettivo di capire i meccanismi che portano il corpo umano a subire una riduzione della massa ossea in assenza di gravità, in particolare nello spazio. In vista dei prossimi viaggi verso Marte, che non sono più una prospettiva di fantascienza, ma anche della cura dell'osteoporosi per chi non volerà mai nello spazio ma vorrebbe almeno vivere meglio la sua vecchiaia sul pianeta terra. L'esperimento condotto dall'equipe genovese prevede l'uso di cellule ossee prelevate da cavie di laboratorio e coltivate all'interno di una matrice tridimensionale simile alla componente minerale dell'osso. I risultati potranno contribuire a sviluppare contromisure alla osteopenia, che si verifica negli astronauti, ma anche a contrastare patologie degenerative dell'osso nella popolazione anziana sulla terra.
(Sintesi redatta da: Nardinocchi Guido)