In occasione dell'8 marzo, la Svimez ha reso noti i primi risultati di uno studio sulla condizione delle donne nel Sud. Il numero di lavoratrici nell'Unione Europea ha raggiunto un livello storicamente elevato, con un tasso di occupazione (20-64 anni) che è arrivato, nel 2017, il 66,3%. In Italia, il Centro-Nord si avvicina a questi livelli (61,9%), ma il Mezzogiorno si colloca a poco più della metà del tasso medio europeo (34,6%). Il Mezzogiorno ha un altro primato: Puglia, Calabria, Campania e Sicilia si collocano nelle ultime quattro posizioni in Europa con un tasso di occupazione intorno al 30%( meno della metà di quello europeo). Durante gli anni della crisi: in particolare tra il 2008 e il 2014 le giovani donne del Sud, tra 15 e 34 anni, hanno perso circa 200.000 posti di lavoro. Dal 2014 al 2017 ne hanno recuperati appena 6.000. La ripresa, quindi, ha giovato solo alle donne dai 50 anni in su, le quali peraltro già' durante la crisi non avevano perduto sostanzialmente occupazione, che si era però trasformata da rapporti a tempo pieno in part time, in gran parte involontario.
(Fonte: www.regioni.it)