Nel pronunciarsi sul ricorso proposto da una vedova, con disabilità grave e invalida al 100%, ricoverata in Rsa a Roma, il Tar di Lazio ( sentenza n. 8910/2017) ha reputato lecito chiedere al figlio, non convivente, la compartecipazione al pagamento della quota sociale alberghiera di ricovero di euro 1.800. La sentenza del Tar ha trascurato di far riferimento all'art. 23 della Costituzione nella parte in cui prevede che " nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere richiesta se non in base alla legge" . La stessa sentenza ha invece fatto riferimento alla pronuncia della Corte Costituzionale n. 296/2012 nella parte in cui recita: "la previsione di una compartecipazione ai costi delle prestazioni di tipo residenziale da parte dei familiari può costituire un incentivo indiretto che contribuisce a favorire la permanenza dell'anziano nel proprio nucleo familiare".
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)