Nel corso della sesta riunione dell'intergruppo parlamentare per tutelare la longevità, voluto dal Vice Presidente del Senato, Paola Taverna, con il contributo, fra gli altri, del vicedirettore generale della Fao, Maurizio Martina e del direttore del programma di ricerca di longevità e cancro dell'Istituto di oncologia molecolare di Milano, Valter Longo, si è ribadito che alla base di una vita longeva deve esserci un’alimentazione sana ed equilibrata. Nel mondo, hanno sottolineato i partecipanti, si assiste a un costante aumento dell'età media degli individui.
Invecchiare in modo attivo ed in autosufficienza rappresenta un obiettivo imprescindibile per il benessere della società e, nel contesto, l'alimentazione gioca un ruolo fondamentale. Sullo Stato, sulle Istituzioni, sulla politica grava la responsabilità di lavorare affinché la popolazione possa intraprendere il viaggio verso una longevità con qualità di vita e salute, puntando in maniera lungimirante sulla dimensione della prevenzione connessa allo stile di vita.
Ecco, dunque, che una educazione nutrizionale risulta essere una necessità strategica, un investimento a lungo termine per il futuro. In questo quadro è importante sottolineare l’importanza della dieta mediterranea e delle battaglie sul made in Italy, come quella sul Nutriscore, un metodo di etichettature che penalizza i prodotti sani e tipici del nostro Paese, come l'olio d'oliva. Favorire la cultura del buon cibo e della dieta mediterranea portando, anche sui tavoli internazionali, il contributo culturale e scientifico di ciascun paese al benessere e alla longevità, è la chiave per contribuire al benessere e alla longevità comuni.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)