Le Unità di valutazione( geriatriche, multidisciplinari ) continuano ad escludere dalle prestazioni malati cronici e anziani non autosufficienti e/o afflitti da demenza. Pensati per compiere una valutazione seria e complessiva dei singoli casi sono diventati, per Amministratori di Regioni ed Asl, mezzo giuridico per negare il diritto alla cura ad anziani non autosufficienti. La giustificazione addotta si appunta sulla considerazione dei parametri economici (reddituali del malato e della sua famiglia) al punto che, nel caso di anziani con Alzheimer o demenza senile con il massimo punteggio (24), si è negata la prestazione, in assenza di Isee, anche quando il malato era disponibile a pagare l'intera quota alberghiera del ricovero in Rsa. Spesso, come in Piemonte, delibere regionali hanno consentito ad unità valutative geriatriche di non rilasciare la certificazione di non autosufficienza entro i 90 giorni dalla presentazione dell'istanza da parte del malato. Allo stesso modo è spesso disattesa la sentenza n. 604/2015 del Consiglio di Stato che consente a qualunque anziano non autosufficiente di accedere, entro 90 giorni, alla struttura residenziale se questa soluzione è giudicata urgente e la più adeguata al caso concreto.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)