Susan Carol Holland, presidente della Fondazione Amplifon, ha presentato a Milano il progetto «Ciao!», dedicato alle Rsa. «Riportare le Rsa al centro del dialogo intergenerazionale significa riconoscere nei loro ospiti una risorsa preziosa, un patrimonio umano di sensibilità e un riferimento sociale del quale avere cura», spiega. L’iniziativa prevede l’installazione in una rete di residenze per anziani no profit selezionate con Uneba, Unione Nazionale Istituzioni e Iniziative di Assistenza Sociale, di sistemi interattivi di video-connessione da 23, 75 e 85 pollici di altissima qualità offerti in comodato gratuito alle Rsa per il primo anno (poi regalati) per aiutare gli anziani e ripristinare le abitudini interrotte dalla pandemia.
Le Rsa sono state tra le più colpite dal Covid e il bisogno di ripartire e ricominciare è fortissimo. Hanno avuto un tasso di mortalità molto alto, in alcuni casi superiore al 40%, e un tasso di demenza che è aumentato del 37%. L’isolamento ha inciso profondamente sul decadimento cognitivo degli anziani. La Fondazione è partita col test pilota “EccoMI!”, realizzato in collaborazione con il Comune di Milano in periodo pre-seconda ondata pandemica, dotando dieci Rsa del circondario milanese di altrettanti sistemi di video connessione da 23 pollici. Gli anziani sono diventati così “technology enthusiast”, si sono appassionati alla tecnologia perché ne hanno capito subito l’utilità.
Attualmente «Ciao!» è una realtà in 50 Rsa in tutta Italia, tra Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Marche, Puglia, Toscana, Veneto e Sicilia. Entro 12 mesi coinvolgerà in tutto 150 residenze con di essere esportato anche all’estero. Le residenze potranno ripristinare momenti di condivisione — gruppi di preghiera, lettura di giornali o l’incontro con volontari e scolaresche — o agevolare i consulti con i medici.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)