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Tecnologie e fragilità, in pandemia scarso il ricorso alla teleassistenza

www.redattoresociale.it, 15-09-2021

Tecnologie e fragilità, in pandemia scarso il ricorso alla teleassistenza

Il 15 settembre scorso l’Iss ha diffuso i dati relativi al sondaggio “Le tecnologie al sostegno della fragilità, disabilità e malattie rare: l’esperienza Covid-19”, somministrato online dal 15 settembre al 30 novembre 2020 alle persone fragili (persone con disabilità, malattie rare o croniche accomunate da concreti bisogni sociali e sanitari), coinvolgendo anche caregiver e familiari, per un totale di 350 partecipanti.

L’indagine è frutto della collaborazione tra il Centro nazionale tecnologie innovative in sanità pubblica (Tisp) e il Centro nazionale malattie rare (Cnmr) dell’Iss, col supporto di esperti interni ed esterni all’Istituto. Dalle risposte risulta che pochi, tra i soggetti fragili, hanno utilizzato strumenti di eHealth durante la pandemia: meno del 10% ha usufruito di tecnologie di riabilitazione e/o di supporto terapeutico in remoto e di questi il 31% ha riscontrato problemi e difficoltà. La portata di tali tecnologie è tuttavia chiaramente percepita, tanto che il 90% ritiene che la tecnologia possa essere utile sia durante l’attuale periodo emergenziale che, in generale, nel futuro, e il 56% di chi non ha potuto usufruire di tali tecnologie ha espresso un forte desiderio di poter accedere ad esse. Tuttavia, in più della metà dei casi, gli strumenti tecnologici forniti in dotazione a domicilio non sono stati facilmente fruibili o adeguati alle esigenze.

"Si è ricorso pochissimo ai servizi di teleassistenza: lo ha fatto solo il 9,2% dei partecipanti, percentuale decisamente bassa che pone questo fra gli aspetti critici da affrontare con urgenza - hanno spiegato gli osservatori -. Il 90,7% ha risposto "no" (di non aver usufruito di tali strumenti) o che 'non erano disponibili'. Eppure ben oltre la metà degli intervistati ha dichiarato di volere la teleassistenza per poter fare gli interventi da casa".

Tra i caregiver e familiari, appena il 23,7% si è avvalso di App per la vigilanza sanitaria e farmacologica. Per l’Iss sono emerse situazioni di difficoltà nel 53% dei casi, tutte riconducibili alla discontinuità assistenziale e in particolare alla forte riduzione dell’erogazione delle terapie di supporto e della riabilitazione in presenza.

Circa il 55% delle persone ha denunciato un aggravamento di disturbi o patologie durante la pandemia. La maggioranza (87%) ritiene che sarebbe importante ricevere una formazione specifica sull’utilizzo delle tecnologie per l’assistenza alla persona fragile. Gli osservatori, tuttavia, hanno registrato un "desiderio molto forte" di poter accedere, durante la pandemia e nel futuro, a queste tecnologie, "migliorando anche il proprio grado di interazione attraverso una formazione specifica".

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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LinguaItaliano
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Data dell'articolo2021-09-15
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Fontewww.redattoresociale.it
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Subtitolo in stampawww.redattoresociale.it, 15-09-2021
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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Parole chiave: Disabilità, handicap Telesoccorso, telecontrollo