«Ciao nonno, come stai oggi? » domanda una scolara della scuola primaria Arcobaleno, di Brusegana (Pd). Dall’altra parte del filo c’è un “nonno”, ovvero un anziano della città che è abituato a ricevere una volta a settimana la telefonata amica dell’Auser e che questa volta è sorpreso dalla vocina squillante di una bambina, preoccupata della sua giornata: «Che libro stai leggendo in questo periodo? Ti piace? Di cosa parla? ». È uno dei progetti pensati dalle scuole elementari e premiati all’interno del progetto “Cittadino globale”. Ma non è l’unico piano studiato per i nonni soli. A Padova, gli over 74 soli sono 5.780, più 3.705 coppie, e di questi 1.054 i nonni attualmente in carico al Comune. Coinvolgere i piccoli, nasce dalla filosofia del professor Antonio Papisca, simbolo dei diritti umani: «Dall’Onu (dimora dei diritti degli uomini) ai quartieri padovani». Si sono messe in gioco 19 classi, di cui solo 10 dell’Arcobaleno, con l’idea comune delle mattonelle colorate per abbellire i cancelli della scuola e delle case vicine, con la collaborazione di gran parte dei residenti. Altre scuole hanno partecipato intervistando anziani e non del quartiere. Tutte le scuole sono state premiate con buoni acquisto del valore di 200, 300 e 500 euro per un totale di 3 mila euro. I bambini dell’Arcobaleno hanno chiesto di spendere il buono per incontrare tutti i nonni con i quali hanno parlato. —
(Fonte: tratto dall'articolo)