Tenere la pressione sistolica sotto i 120 millimetri di mercurio (mmHg) potrebbe abbassare il rischio di deterioramento cognitivo lieve (Mci). Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Journal of American Medical Association dal gruppo di ricerca statunitense chiamato “Sprint Mind Investigators”, diretto da Jeff Williamson della Wake Forest School of Medicine di Winston-Salem, che afferma: “Abbiamo scoperto che in soli tre anni tenere la pressione sanguigna bassa ha aiutato in modo significativo non soltanto il cuore, ma anche il cervello”. Gli autori hanno scoperto che il trattamento intensivo ha abbassato il rischio di demenza del 15%, ma si tratta di una percentuale troppo bassa per essere ritenuta significativa. Tuttavia, ritengono che uno studio più esteso nel tempo potrebbe chiarire se tenere la pressione sistolica sotto i 120 mmHg potrebbe, nel lungo periodo, ridurre anche le probabilità di essere colpiti da demenza.
(Fonte: tratto dall'articolo)