Anna Ghigo ha deciso che la missione della sua vita è salvare il ricamo Bandiera.
Vive a Chieri, nel torinese, dove sopravvive una lunga tradizione legata al tessile. Qui Anna ha fondato nel 1999 l'Associazione Amici Ricamo Bandiera.
Uno speciale tipo di ricamo che prende il nome dalla tela sulla quale si applica, di fattura chierese, che un tempo era di fustagno, oggi cotone. I pezzi sono difficilmente producibili in serie, per questo è importante riuscire a passare l'insegnamento. L'associazione da 10 anni porta avanti un progetto coinvolgendo le scuole così da insegnare quest'arte agli alunni di elementari e medie, più di 1000 ragazzini hanno così potuto imparare a ricamare. La storia di questi punti inizia nel XVII secolo, al matrimonio di Carlo Emanuele II di Savoia con Maria Giovanna Battista di Nemours.
Si dovette rifare l'arredamento delle corti piemontesi e comparvero le «usse», le fodere, decorate con questa speciale pratica ricamatoria. La caratteristica principale sono i disegni floreali (solo alcuni tipi: peonie, tulipani, rose, campanelle e garofani) e quelli sulla frutta, anche qui solo alcuni tipi. Niente raffigurazioni umane, solo, raramente, qualche uccellino. Schemi riconoscibili che riprendono le volute delle case barocche, molto amati dai futuristi. Anna, dopo aver cresciuto le sue due figlie, ha voluto riprendere dalle basi del suo vecchio lavoro, disegnatrice di messincarte di tappeti, dedicandosi quindi al recupero di questo antico ricamo.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)