Negli ultimi anni, sia con esperienze che con studi diversi, è stato sottolineato il carattere multidimensionale e multidisciplinare dell'intervento educativo e didattico della salute attraverso le discipline che implicano l'utilizzo delle attività motorie. Sappiamo da tempo il valore dell'attività fisica nella prevenzione e nella cura delle più importanti patologie. Le pratiche di attività motoria nell'adulto e nell'anziano sono peraltro molto più vicine alla salute che allo sport, proprio per le caratteristiche della popolazione a cui si rivolgono. Se la geriatria e la geragogia hanno sviluppato un rapporto più articolato con l'antropologia, la sociologia, la psicologia e la pedagogia, è di fondamentale importanza trasmettere questo messaggio didattico agli istruttori di discipline motorie, specie per soggetti di questa fascia d'età. Se pensiamo alla professione del medico, questo considera prioritaria l'assistenza; dobbiamo però ricordare come questa non possa prescindere dal rispetto verso la persona, per i suoi bisogni e per le sue difficoltà concrete e non esclude l'attenzione per gli aspetti relazionali, psicologici, affettivi e sociali dell'intervento.
E' la nozione di aiuto e di rispetto che ci permette di andare oltre, ma per evitare equivoci ideologici, mi sembra più corretto restare sul terreno della operatività e della progettazione di un intervento mirato al soddisfacimento dei reali e complessi bisogni dell'utenza presa in considerazione.
(Fonte: www.medicalinformation.it)