Vincenzo Toscano, Presidente dell'Associazione medici Endocrinologi, avverte che ancora "molti sono i metodi alternativi a cui la donna ricorre, i cosiddetti metodi naturali, spesso costosi e piuttosto deludenti”, per far fronte ai disturbi della menopausa. In una analisi pubblicata nel 2016 su Jama2 sono stati valutati vari rimedi (tra cui soia, isoflavoni, semi di lino, ginseng, medicina cinese, estratto di polline, rabarbaro, malto, ipnosi, yoga) dimostrando una modesta, se non, in molti casi, alcuna riduzione dei sintomi vasomotori che sono quelli più lamentati dalle donne. La Terapia Ormonale Sostitutiva, secondo alcune ricerche, è l’unico caso in medicina in cui i medici la utilizzano molto più degli assistiti; solo circa il 7% delle donne italiane ma il 37% delle donne medico, il 56% delle ginecologhe italiane, l'86% di quelle del Nord Europa: questo significa che le donne che hanno accesso alle informazioni scientifiche possono fare scelte più consapevoli. Questa situazione ebbe origine nel 2002 quando furono resi noti i risultati, poi rivisti, del famoso studio Women’s Health Initiative che, pur confermando l’effetto favorevole della TOS sulla sintomatologia, sull’osteoporosi e sul carcinoma del colon retto, ne ha messo in dubbio l’azione protettiva sulle patologie cardiovascolari, riaffermando il già noto aumento di rischio per la mammella. Questo studio ebbe un forte impatto e si registrò un drastico cambiamento delle abitudini prescrittive di TOS con una riduzione del 40% in un solo anno. Oggi, dopo numerose revisioni e più recenti studi si è fatta chiarezza sui farmaci che sono in grado di alleviare gli effetti della menopausa e che si sono dimostrati una risorsa preziosa quando vengono utilizzati appropriatamente.
(Sintesi redatta da: Marcello Mamini)