Era il 2010 quando è stata costituita una legge che garantisce assistenza e trattamenti per i 15 milioni che soffrono di dolore cronico, attraverso la rete di centri di riferimento su tutto il territorio. Eppure più che una legge, sembra si tratti di una raccomandazione, messa in atto in maniera arbitraria. Ma c’è già qualche paziente che si sta ‘arrabbiando’, anche legalmente. “Questa legge ha quasi 10 anni e purtroppo in molte aree italiane non è ancora applicata. Per chi non la applica non esistono sanzioni – spiega Giuliano De Carolis, Presidente Federdolore-SICD nel corso della seconda giornata del Congresso Nazionale (Roma, 15-17 maggio) – Ma molti italiani non sanno che è un loro diritto essere curati per il dolore ed è un obbligo di legge per il medico curare il dolore. Se non viene fatto si può intravedere il reato di omissione nell’applicazione dei dettami della legge. Ci sono già le prime sentenze in merito a favore dei pazienti”.
(Fonte: tratto dall'articolo)