L’eutanasia è l’atto con cui un medico o un’altra persona somministrano farmaci su libera richiesta del paziente consapevole e informato con lo scopo di provocarne intenzionalmente la morte immediata. L’obiettivo dell’eutanasia è quello di anticipare la fine della vita per togliere sofferenza. In Italia è un atto vietato. Nel suicidio assistito invece è l’interessato a compiere l’ultimo atto per causare la propria morte, anche con la collaborazione di un terzo, anche un medico, che prescrive e porge il prodotto letale nel rispetto delle rigide condizioni previste dal legislatore. In Europa il suicidio assistito è legale in Olanda, Belgio, Lussemburgo e Svizzera, mentre Francia, Spagna e Germania hanno legiferato a favore del rifiuto dei trattamenti sanitari e alla sedazione palliativa profonda dovuta a richiesta del paziente. In Italia eutanasia e suicidio assistito sono illegali, e per quest’ultimo reato è prevista una pena fino a 12 anni di carcere per chi assiste e istiga al suicidio. E’ in vigore da due anni la legge su consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento (testamento biologico) dove il paziente può rifiutare e rinunciare in modo informato e consapevole, anche attraverso un testamento biologico, a qualsiasi trattamento sanitario, anche se salvavita (idratazione e nutrizione artificiale). Marco Cappato è sotto processo perché nel febbraio del 2017 ha accompagnato in Svizzera Fabiano Antoniani, il dj Fabo, gravemente disabile e cieco, e ne ha assecondato la richiesta di togliersi la vita con l’assunzione di un farmaco letale.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)