Le persone anziane sono sensibilissime alle condizioni di vita. Molti studi indicano infatti che in età avanzata bastano anche lievi modificazioni peggiorative nei rapporti in famiglia, rispetto allo stato della casa, alle condizioni atmosferiche, ai rapporti sociali perché l’anziano soffra profondamente, sofferenza che in breve si può trasformare in una vera e propria malattia o in un aggravarsi delle patologie preesistenti, con un aumentato rischio di morte. In questa prospettiva di attenzione per le fragilità delle persone in età avanzata vanno lette le notizie che arrivano dalle zone del terremoto, secondo le quali la situazione degli anziani tende ad essere molto difficile.
In particolare le persone affette da demenza sono agitatissime, confuse, aggressive e si muovono in modo disordinato. Si deve tener conto che secondo alcune rilevazioni le persone affette da demenza che abitavano nei luoghi del sisma sono circa 800; non si tratta quindi di un fenomeno marginale, ma di una situazione che richiede attenzioni specifiche. A questo si aggiunge un altro rilevante aspetto critico; sempre da alcune valutazioni si evince che 1100 “badanti” che si curavano degli anziani della zona sono tornate a casa, perché impaurite dagli eventi.
(Fonte: tratto dall'articolo)