I luoghi del terremoto tra Marche e Umbria sono per lo più abitati da persone avanti con l'età, in molti casi con gravi difficoltà fisiche. Le psicologhe d'emergenza dell'associazione Sipem - Società Italiana Psicologia dell'Emergenza - Elena Zito e Sabrina Marini hanno raccontano la loro esperienza con gli anziani sul campo.
Gli anziani provano paura, timore e ansia ma, soprattutto, sono combattuti: da un lato, l'instabilità della situazione e il terrore di una nuova possibile scossa sono per loro impossibili emotivamente e psicologicamente da sostenere, ma dall'altro, sentono di non poter abbandonare il loro mondo, le loro abitudini, le loro case, seppur distrutte. E' uno sradicamento totale. Sono nati lì, è il loro ambiente, il loro tutto, la loro identità. Non vogliono andarsene.
Le psicologhe, in collaborazione con Ape, Ares e Croce Rossa Italiana, adottano la modalità emergenziale: le parole chiave sono accoglienza, supporto, ascolto, normalizzazione. Cercano di portare gli anziani a esprimere il loro disagio con interventi di tipo psicoeducativo. Indicano quali sono le nuove norme antisismiche, facilitano le relazioni con i parenti, con i soccorritori, aiutano le persone a capire quali sono i limiti della loro autonomia. Specialmente quando non vogliono andare via dal proprio paese.
(Fonte: tratto dall'articolo)