Per affrontare al meglio la terza (e la quarta) età è necessario, oggi, mantenersi giovani e in forma, promuovendo la salute dal punto di vista non solo fisico, ma anche mentale e sociale.A Udine ogni cento ragazzi di età inferiore ai 14 anni, 200 residenti superano i 65 anni. Significa che la popolazione sta invecchiando e la componente più anziana nella nostra società è una costante con la quale amministrazioni e istituzioni devono fare i conti. La rete, sul territorio, non solo c’è ma funziona anche bene e Udine rappresenta una realtà vitale nell’elaborazione di percorsi di salute, di assistenza e del sociale, com’è stato sottolineato ieri, in sala Ajace, durante il convegno “Lasciatemi invecchiare con amore”, organizzato dal Comune e al quale hanno preso parte, oltre al sindaco Furio Honsell e all’assessore comunale alla Salute e all’equità sociale, Simona Liguori, anche l’assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca e, tra gli altri, il responsabile dell’ambito distrettuale 4.5 dell’Udinese, Roberto Orlich.«La nostra è una società anziana – ha affermato il sindaco – dove un quarto dei cittadini è over 65 e un ottavo ha più di 75 anni».
Udine conta 49 mila famiglie su circa 100 mila abitanti: il 45 per cento sono monocomponenti e di queste il 40 per cento, dunque 8.800 famiglie, sono composte da un over 65 che vive solo (quasi l’80 per cento donne), mentre circa tremila coppie sono composte da una persona che supera i 70 anni, senza considerare che aumentano le famiglie in cui si arriva fino alla quinta generazione. «Pensiamo a una città multigenerazionale attenta all’aspetto della salute – ha continuato il sindaco – che già rientra tra le “città sane” e dove le prospettive sono strettamente connesse a uno stile di vita teso al benessere fisico, mentale e sociale».
(Fonte: tratto dall'articolo)